L’Assemblea di Classe : spunti per cominciare

L’introduzione di uno strumento, di un oggetto mediatore, nella classe non è mai innocente. Suppone sempre, da parte dell’insegnante, una riflessione sulle sue intenzioni pedagogiche e educative, accompagnato dall’osservazione costante delle modalità e delle condizioni con le quali i bambini e le bambine se ne appropriano. Dopo un primo tempo di appropriazione, è con la pratica regolare di situazioni di ricerca ed esercizio reale della vita cooperativa che degli apprendimenti reali possono avere luogo. Se come insegnanti consideriamo i bambini e le bambine già capaci di cittadinanza, titolari di libertà pubbliche, come fare per fare in modo che gli allievi e le allieve possano esercitare le loro libertà e i loro diritti di partecipazione? Si diventa cittadini nella pratica stessa della cittadinanza. Ed è scommettendo sulla loro autonomia, sulla loro responsabilità, sulla loro capacità di giudizio, che i bambini e le bambine possono essere accolte, vivere il valore della cooperazione, e diventare capaci di libertà, autonomia,responsabilità, solidarietà. La scuola non dovrebbe essere chiusa a delle pratiche che permettano a ciascuno di partecipare realmente al suo funzionamento e alla vita della classe, della scuola, della città. E’ anzi compito degli insegnanti proporre loro un contesto, delle attività, dei dispositivi pedagogici affinché ciascuno possa imparare ad impegnarsi in progetti collettivi, a lavorare in gruppo, a partecipare alla presa di decisioni, a sentirsi responsabile, a discutere le regole della vita nella scuola.

I LUOGHI COMUNI: CACCE AL TESORO E MAPPE AFFETTIVE

Ci è sembrato importante raccontare, descrivere e documentare i primi giorni di questo straordinario anno scolastico. Le bambine e i bambini della classe prima A della Scuola Virgilio di Mestre, come tanti loro coetanei, sono ritornati a scuola dopo mesi trascorsi a casa: lunghe giornate passate insieme ai genitori, ai nonni alle baby sitter, con poche occasioni di incontro tra loro e rare possibilità di socializzazione. Inoltre, il rientro tra le pareti scolastiche è coinciso con la nuova avventura della scuola primaria. Una scuola primaria alquanto “speciale”, tra mascherine, distanziamento, vincoli e norme per garantire in sicurezza e salute la possibilità di stare insieme. Raccontiamo, allora, le prime esperienze di questa classe che, con cautela, ma anche con curiosità e desiderio di imparare si apre al mondo.

Dall’inciampo all’assemblea

L’assemblea di classe o consiglio di cooperazione può essere definito un luogo di democrazia proprio perché viene riconosciuto uno spazio fisico in cui si esercita una pratica democratica
Con questo articolo vorremmo “narrare” quella che è stata la nostra semplice esperienza di maestre, iniziata in un momento difficile ma come tutti gli inciampi si è trasformato in un proficuo lavoro.

PASSO N. 2 CLASSI APERTE LABORATORI

Solo un’organizzazione flessibile e mobile come consente il tempo pieno o altre forme di integrazione scolastica può progettare attività laboratoriali per gruppi di classi parallele o in verticale per cicli o bienni così da sviluppare capacità di ricerca, collegamenti fra diversi aspetti della realtà ambientale e sociale, progetti interdisciplinari in tempi distesi. Si propone a titolo esemplificativo uno schema organizzativo delle attività didattiche.

DIDATTICA DELLA RICERCA

I bambini e le bambine arrivano a scuola spinti da una grande curiosità verso ciò che li circonda. La scuola tradizionale mortifica questo patrimonio di motivazione distribuendo informazioni già masticate e digerite dal manuale. Per costruire conoscenza significativa proponiamo di abbandonare la falsa sicurezza del testo unico e addentrarci nella vera incertezza del sapere, cercare insieme le risposte alle grandi domande dei bambini nell’enciclopedia del mondo e nella ricchezza della biblioteca di classe, costruita con l’adozione alternativa.

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IL DIRITTO DI LEGGERE IL MONDO

L’Adozione di strumenti alternativi al libro di testo, è la possibile scelta prevista dalla normativa ministeriale che permette la costituzione di biblioteche di classe o di scuola.
Fare adozione alternativa permette di fornire un ampio ventaglio di buone letture, attraverso le quali ogni studente può attingere alle fonti del sapere umanistico e scientifico, formandosi così un pensiero critico, riflessivo e indipendente, a prescindere dalle proprie condizioni di partenza.
L’adozione alternativa assieme alle metodologie costruite e perfezionate nel tempo costituiscono uno dei momenti fondanti del Movimento perché mettono al centro il bambino e la bambina, le diverse soggettività e identità, la relazione.
Il Manifesto MCE per l’Adozione Alternativa contiene le motivazioni della scelta e la procedura che la permette.

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