Lettere da Babbo Natale

Un’esperienza di Scuola Attiva programmata… a posteriori

di Barbara Comparini

1. La qualità della proposta

INPUT: suscitare l’interesse verso un testo “classico”

Un paio di settimane prima delle vacanze di Natale Jinn, l’amico Genio che abita nella classe 1A e condivide il quotidiano dei bambini e delle bambine, ha lasciato in dono le “Lettere da Babbo Natale” di J.R. Tolkien consigliandone la lettura.

AD ALTA VOCE: ascolto attivo e comprensione di testo e contesto

Ogni giorno la maestra ha letto una lettera dal libro, facendola seguire da una discussione collettiva nella quale venivano ogni volta sottolineate le caratteristiche dei personaggi, tempi e ambienti della vicenda narrata da Babbo Natale, ma anche le interazioni tra il mondo fantastico e quello reale dei figli di Tolkien.

LE ILLUSTRAZIONI: leggere le immagini

Le lettere sono illustrate da disegni originali, molto minuziosi e vivaci, ma spesso piccoli.
La maestra li ha scansionati e proiettati sulla LIM perchè la classe potesse coglierne meglio i particolari.

SUL QUADERNO: leggere e scrivere autonomamente

Per ogni lettera ascoltata, sul quaderno vieneprodotta una sequenza, composta di immagine etesto. L’una e l’altro sono scelti in piena libertà. Lascrittura individuale, in particolare, ècompletamente autonoma. La maestra, durante larevisione, compie solo piccole modifiche.

SUL FOGLIO BIANCO: rivedere e migliorare il proprio lavoro

Ogni pagina del quaderno viene copiata su un foglio bianco, così da produrre una piccola pubblicazione. Copiare dal proprio quaderno permette al bambino di rivedere il proprio lavoro precedente, per migliorarlo.

2. Scatta l’idea

IN CERCA DI IDEE: progettare insieme

Mentre la lettura delle lettere procede con costanza, servono idee per realizzare uno spettacolo natalizio in formato digitale. La classe decide in riunione collettiva di inserire il balletto della Gazza ladra nel video che verrà regalato ai genitori. Le riprese vengono effettuate in biblioteca, dove è stato allestito uno scaffale di libri a tema natalizio. Che strano: tra i libri esposti non ci sono le “Lettere da Babbo Natale”
di Tolkien!

Durante i lavori di riordino della scuola, da un ripostiglio è “apparso” un teatrino delle marionette, inutilizzato da anni. E’ stato collocato in biblioteca in attesa di … idee!
La maestra sollecita l’osservazione: è bello; è rosso; è alto come un bambino. Potremmo farci qualcosa? Arrivano le proposte (facciamo le marionette, facciamo noi gli attori) .

KAMISHIBAI? Individuare modelli e buone pratiche

La maestra cerca su Internet le immagini del teatrino giapponese “Kamishibai” e spiega che serve per narrare storie. La classe coglie subito le peculiarità di questo tipo di teatrino e le mette in relazione con le restrizioni anti-Covid alle quali lo spettacolo natalizio è sottoposto.

KAMISHIBAI !! Individuare pro e contro di un’idea

L’idea di utilizzare il teatrino per fare una specie di kamishibai piace molto alla classe, perchè risponde a diverse esigenze:
1) elimina il problema di camuffare i visi dei bambini durante le riprese;
2) permette di realizzare lo spettacolo in tempi successivi;
3) non richiede l’uso di marionette, per ora troppo difficile per la classe;
4) la realizzazione del teatrino permetterà nuovi apprendimenti.

3. L’allestimento

COSA CI SERVE? Realizzare un compito di realtà

La classe individua ciò che serve per realizzare ilteatrino delle “Lettere da Babbo Natale”.
1) un dipinto per ogni scenetta
2) la registrazione della recita di ogni scenetta
3) le fotografie di tutte le scenette
4) l’assemblaggio digitale di tutto il lavoro
Le cose da fare non sono molte, ma il tempo a disposizione è poco. Si decide insieme di arrivare …fino a dove si può!

I DIPINTI: Interpretare un modello

Per realizzare gli sfondi delle scenette, la classe decide di “copiare” i disegni fatti da
Babbo Natale.
Nel laboratorio di pittura allestito nell’atrio, a turno due bambini/e (opportunamente
distanziati) dipingono le scenette su grandi fogli bianchi, precedentemente preparati
dalla maestra.

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IL TITOLO: Imparare una nuova tecnica

Una compagna è capace a scrivere le lettere “in doppio”. La maestra utilizza questa
abilità per preparare uno stencil da usare per il titolo dello spettacolo.
Un compagno la aiuta dipingendo il bordo del foglio.
Il dipinto verrà usato per decorare il pannello inferiore del teatrino.

4. Lo spettacolo visto da dietro le quinte

SIAMO PRONTI? Promuovere consapevolezza e senso di responsabilità

la classe si trova di fronte ai compiti più impegnativi:
1) verificare che il materiale necessario sia completo e ben fatto;
2) fare attenzione a non perdere o danneggiare i dipinti, che sono stati portati in biblioteca, dove c’è il teatrino.
Occorre molta cura, perchè la biblioteca è frequentata da altre classi ed è anche il refettorio della materna, all’ora di pranzo.

SANTA PAZIENZA! Incentivare l’attenzione all’ascolto,
promuovere comportamenti adeguati alla situazione, godere del proprio lavoro,
osservarne criticamente i risultati

Chi vede il video dello spettacolo non ha modo di comprendere quale fatica sia, per un bambino/a, assistere e partecipare alle sue fasi finali.
Innanzitutto occorre fare silenzio e stare fermi per un tempo molto lungo, perchè i compagni che recitano dietro le quinte non devono essere disturbati;
I dipinti sono applicati al teatrino con il nastro adesivo: ogni cambio di scena ha bisogno di tempo per la loro sostituzione. In quell’intervallo tutti possono rilassarsi un pochino, ma non si può giocare, tantomeno correre o fare troppo rumore. Non è per niente facile contenersi!
Non è facile neppure stare davvero attenti allo spettacolo: i compagni che recitano parlano a bassa voce, si confondono un pochino, fanno lunghe pause, le registrazioni durano un sacco, perchè devono essere ripetute più volte…… insomma, la noia può prevalere!
Lo spettacolo, infatti, risulta artificioso perchè non è svolto in diretta, anche se nel video lo sembra.
Per la classe è difficilissimo capire che il prodotto finale verrà molto bene e che vale davvero la pena …avere pazienza!

NON TUTTE LE CIAMBELLE

Purtroppo capita ……..un colpo di fortuna!!
Il programma con cui la maestra deve realizzare il video dello spettacolo non funziona e l’assistenza tecnica online ci mette tre settimane a trovare la soluzione, così il completamento del lavoro slitta a gennaio, dopo il ritorno a scuola. Da un certo punto di vista, meglio così, perchè le registrazioni delle voci dei bambini/e non erano di buona qualità, ma ora si pone il problema di rimotivare la classe.

QUI CI VUOLE IL NOSTRO GENIO!! ALTOLA’! Rivedere il lavoro fino a renderlo ottimale

Terminato il periodo natalizio, occorre smantellare tutte le decorazioni della biblioteca per il successivo allestimento. Il teatrino in classe viene portato in classe, mentre i dipinti restano in attesa di una collocazione.
Una mattina, Jinn chiede alla maestra di poter parlare urgentemente con la classe. E’ preoccupato che quel bellissimo lavoro possa essere buttato via!

RIUSCIRA’ LA CLASSE A TROVARE UNA SOLUZIONE PER NON PERDERE IL BEL LAVORO FATTO?

SCOPRITELO NEL PROSSIMO POST!

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