La leggenda della sirena Ligea dal Mediterraneo all’Atlantico

di Giulia Costanzo

La risposta è più semplice di quanto si pensi: “Ligea” è il nome che i bambini delle  classi quinte della scuola primaria hanno dato ad un sismometro posizionato a 4000  mt di profondità nell’Oceano Atlantico nel punto più a nord dell’Irlanda e che ha  registrato per 18 mesi le minuscole vibrazioni della Terra causate dalle onde sismiche,  generate dai terremoti e dalle onde oceaniche.  

Tutto inizia quando, nel mese di settembre, con i nostri alunni veniamo a sapere di  in un concorso del Dipartimento di Studi Avanzati di Dublino (DIAS) rivolto alle scuole  dell’ Irlanda e del mondo con l’obiettivo di promuovere consapevolezza e  apprezzamento per la scienza e la ricerca nei giovani. Si stava leggendo, in quel  periodo, la leggenda della sirena Ligea che con il suo canto, insieme alle sue sorelle  Leucosia e Partenope, voleva ammaliare Ulisse nel suo viaggio di ritorno dalla guerra  di Troia. Trascorrevamo tutto il pomeriggio davanti alla linea del tempo,  rappresentata sul muro della scuola da piastrelle realizzate da artisti locali , per  collocare gli eventi a partire dai primi insediamenti umani nella Piana di Lamezia  Terme, alla Magna Grecia, al tempo dei castelli, al Regno delle due Sicilie, al  brigantaggio fino alle lotte per la terra e alla nascita della città. I bambini sono però  attratti da quella piastrella che rappresenta Ligea nel mare e qualcuno dice che  sarebbe bello se un sismometro portasse questo nome. 

Nessuno avrebbe mai immaginato di essere selezionati dall’altro capo dell’Europa,  così lontano da noi, per una missione nei mari del Nord.

La prima cosa da fare è comunicarlo ai bambini che, appena sentita la notizia, non  credono a quanto diciamo. Ora inizia l’avventura: c’è un gran fermento, vogliono  vedere la Celtic Explorer, conoscere l’equipaggio, il comandante e i ricercatori. Sarà  tutto molto difficile perché bisognerà parlare in inglese! Così ci prepariamo per una  videochiamata in diretta dalla nave appena partita. Si decidono le domande da fare,  c’è un gran lavoro di collaborazione e poi si inizia con l’inglese. Dobbiamo spiegare  perché abbiamo scelto quel nome per un sismometro che verrà calato vicino  all’Islanda, raccontare la storia di una sirena, chiedere quali sono gli strumenti che i  ricercatori utilizzeranno per registrare le onde sismiche dei terremoti sottomarini,  spiegare che anche noi abitiamo in una terra sismica. Il collegamento tanto atteso  coinvolge non solo le nostre classi ma tutta la scuola. I ricercatori sono dei ragazzi  abbastanza giovani, diversi da come i bambini li avevano immaginati. Dopo il primo  impatto, i nostri alunni si sciolgono e fanno domande interessanti anche fuori dal  piano previsto. Sono affascinati e scoprono che la scienza per progredire ha bisogno  di chi si pone domande e trova risposte, di persone curiose e pronte a mettersi in  gioco. Sulla nave c’è anche un ricercatore italiano, si chiama Raffaele, studia le onde sismiche attraverso i suoni che producono e poi c’è Elene che ci fa vedere come è  fatta la Celtic Explorer. 

Il nostro viaggio sulla Celtic è ormai iniziato: più o meno ogni mattina dobbiamo  leggere il diario di bordo, seguire le tappe e aspettare che il nostro sismometro Ligea  venga posizionato sui fondali dell’Atlantico. Intanto prepariamo alcuni cartelloni  sintetizzando le nostre ricerche sui numerosi libri che abbiamo consultato.  I bambini sono alla ricerca di tutto ciò che riguarda vulcani, terremoti, eruzioni e  insieme alla collega di scienze realizzano il plastico di un vulcano in cartapesta per  fare un esperimento che ha dell’incredibile: simulare un’eruzione vulcanica con tanto  di lava e colata…   

Decidiamo, inoltre, di approfondire e di andare oltre la leggenda. Chiediamo ai  bambini se nelle piazze e nelle vie della città avessero mai notato qualcosa di  somigliante ad una sirena, magari alata. Benedetta dice di aver visto qualcosa nella  Piazzetta e così si parte alla ricerca delle sculture in bronzo. Ma abbiamo un problema:  come far arrivare il nostro amico Anello fin lì con la sua disabilità che non gli permette  di camminare? E come convincerlo a salire su una carrozzella? L’ultima volta che ci  avevamo provato per andare al teatro gli si erano riempiti gli occhi di lacrime e diceva  no con la testa. La soluzione viene in mente a Giovanni Leonardo che insieme alla sua  super mamma recupera un passeggino da usare per “scarrozzare” il nostro amico giù dalla discesina, per via Garibaldi e su Corso Numistrano. Siamo tutti pronti a cercare  gli indizi…si parte.

Ecco le sculture della sirena Ligea, ritrovata sulla spiaggia dell’antica città di Terina,  colonia della Magna Grecia distrutta da Annibale, e di cui resta traccia nelle bellissime  monete coniate tra i il VI e il V sec. A.C. La leggenda si intreccia con la storia. Ci  mettiamo a cercare notizie dell’antica città di Terina approfondendo direttamente sui  libri editi dal Museo archeologico, collochiamo sulla mappa il luogo degli scavi e dei  ritrovamenti.

A piccoli gruppi facciamo ricerca seguendo la mappa concettuale, confrontiamo  informazioni, osserviamo le monete e la simbologia che ne viene fuori. Ma per capire  meglio proponiamo di recarci al Museo archeologico Lametino. La sirena Ligea,  raffigurata con un busto di donna con le braccia nude ed il corpo d’ uccello con coda  e ampie ali, compare in varie monete, seduta su un cippo mentre gioca con una palla  oppure mentre riempie un’ anfora con l’ acqua che sgorga dalla bocca di un leone. 

Dopo questa uscita, proponiamo ai bambini di realizzare delle storie con i personaggi  mitologici e così nascono storie di amori, litigi , avventure tra Ulisse e Penolope gelosa  di Ligea, ma anche con l’equipaggio e il capo della spedizione Sergei Lebedev. E tutti  hanno una storia, anche i bambini che di solito si impegnano poco o pensano di non  essere capaci.  

I bambini sono felici e iniziano ad immaginare Ligea in mezzo all’Oceano Atlantico in  cerca di Ulisse. Nascono i bellissimi testi che andranno ad arricchire il nostro libro di classe.

Finalmente arriva il momento tanto atteso: dal diario di bordo apprendiamo che nella  notte del 28 settembre Ligea è stata poggiata sul fondale dell’ Oceano ad ovest  dell’Islanda. E’ il momento più bello ed emozionante e ora incrociamo le dita affinchè  tutto vada bene!

L’apprendimento cooperativo ci aiuta a studiare divertendoci.

In questa esperienza di lavoro i veri protagonisti sono stati i nostri alunni, noi  insegnanti abbiamo fatto solo da stimolatori e da mediatori di chiavi di lettura del  mondo complesso in cui viviamo. Lo scopo principale del lavoro di ricerca che si è  svolto in classe è stato quello di aiutare i bambini a costruire delle personali strutture  concettuali attraverso un processo graduale che li porta a orientarsi meglio nella  struttura delle singole materie, ma anche di sviluppare mappe mentali che gli  consentono di decodificare la realtà con un atteggiamento critico e non passivo, di  soddisfare le proprie curiosità intellettuali confrontandosi anche con realtà e contesti  diversi, andando oltre il nozionismo dei libri di testo, verso una crescita qualitativa basata sul ragionamento e sulla capacità di giudizio, sulla creatività e sulla curiosità  suscitata da mille interrogativi che solo i bambini possono avere. 

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BIBLIOGRAFIA BIBLIOTECA ALTERNATIVA

Rosalinda Miceli- Ligea – Ed. In Calabria 2006 

Tomaso Monicelli- Il viaggio di Ulisse-Giunti Junior 

Odissea- Le avventure di Ulisse- Dami editore 

Tozzi-Taddia-Perché i vulcani si svegliano?-Ed. scienza 

Tomas Tuma-Come funziona il mondo?- Ed. Scienza 

AA.VV.100 cose da sapere sul pianeta terra-Usborne 

Ticli-Macchiavello-Terra, pianeta inquieto-Coccole books 

Isotti R-Le meraviglie del pianeta terra-Tjr

E.Mattia-Le piu’ belle storie dei miti greci-Gribaudo 

AA.VV.-Storie illustrate dai miti greci -Usborne 

F.G.Isabella-L’inverno della sirena Ligea-Link  

R. Kerrod-Fenomeni atmosferici-White Sta 

A. Montesanti, Terina vittorie e leggende, storie e monete dell’antica Lamezia  Terme-Bentivoglio Ginevra Editoria – Roma 

Guida al Museo Archeologico Lametino

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