CLASSI APERTE PERCHÈ

Il MCE propone come forma di scuola le classi aperte o quanto meno eterogenee al loro interno, con attività strutturate per temi di interesse, di sviluppo e approfondimento, di consolidamento di strumenti di base con forme di scambio e aiuto reciproco, con attività che rispondano a esperienze ed esigenze reali da sviluppare in forma di ricerca e successivo scambio e rotazione.

L’apprendimento non si esaurisce nell’ambito di una classe organizzata in forma omogenea con alunni della stessa età, dello stesso livello mentale (pur con tutte le varianti che intervengono nella composizione di una classe), con lo stesso tipo di insegnamento uguale per tutti, con le stesse attività e consegne. Una classe ‘a modello simultaneo’. In una scuola strutturata ‘a canne d’organo’, con le classi accuratamente separate e le aule chiuse. In una classe così strutturata nasce spesso la saturazione psicologica, la demotivazione, si approfondiscono i dislivelli di partenza nel passaggio da un anno all’altro, si affermano competizione e individualismo. Si educa implicitamente al consenso verso l’autorità, al conformismo, alla ricerca del vantaggio personale a scapito del bene comune.

Per questo il gruppo MCE classi aperte propone esperienze, attività di laboratorio, incontri di formazione fondati su:

  • una didattica cooperativa per la costruzione di una comunità di apprendimento e la costruzione sociale delle conoscenze
  • una didattica differenziata commisurata su potenzialità ritmi stili e bisogni formativi dei soggetti
  • una didattica della ricerca
  • la scelta di temi pregnanti significativi per i soggetti tali da configurarsi come unità di lavoro e di ricerca aperte e dinamiche
  • la formazione di gruppi eterogenei per età e per interessi con rotazione periodica nell’arco
  • dell’anno dell’uso di strumenti linguaggi tecniche strategie di indagine per affrontare lo stesso tema secondo sfaccettature diverse (‘teatri cognitivi’) e approcci artistico-espressivi, tecnici-scientifici, comunicativi, corporei e teatrali
  • l’organizzazione scolastica centrata su spazi per l’esperienza e l’apprendimento e spazi per la socialità, la rotazione e l’alternanza dei gruppi, la costituzione di gruppi di interesse (narrastorie, coro, orchestra, scienziati, danzatori, giornalisti,…)
  • la messa a punto e la sperimentazione a scuola di unità in forma laboratoriale su diversi aspetti della realtà e secondo i diversi tipi di approcci
  • operare sulle routines ma altresì sugli imprevisti: come la musica, anche la pedagogia può alternare ripetizione e variazione evitando saturazione psicologica e assuefazione a una didattica trasmissiva

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